Come accoppiare due telecomandi in poche mosse

Come accoppiare due telecomandi in poche mosse

La tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, rendendo la vita più facile e confortevole. Tra i dispositivi che hanno contribuito a rendere più semplici alcune attività di routine troviamo i telecomandi, utilizzati ogni giorno per aprire il cancello, il box, per accendere la televisione o il climatizzatore.

In particolare, quando parliamo di telecomandi per cancello, box o barriera è possibile avere la necessità di duplicarli perché necessitiamo di avere più dispositivi o per unificare più aperture su un solo trasmettitore. In alcuni casi la procedura può sembrare complicata o non abbiamo istruzioni chiare sulle operazioni da fare. In questo articolo vedremo quando è possibile farlo e come accoppiare due telecomandi in poche mosse.

Conoscere il tipo di telecomando da duplicare

Questa è la prima nozione fondamentale per poter procedere alla copia, conoscere la frequenza del telecomando e se si tratta di un telecomando a codice fisso o Rolling code (codice variabile).

A volte c’è una serigrafia o un etichetta sul retro del telecomando stesso, può essere riportata la frequenza espressa in Mhz, non troveremo mai la scritta “codice fisso” o “fixed code”, ma potremmo trovare “Rolling code”, quindi per esclusione non può essere a codice fisso.

Quando avrai queste informazioni potrai procurarti il nuovo telecomando che può essere uguale oppure compatibile. Non sempre la scelta dipende da te, ci sono situazioni in cui il telecomando originale è fuori produzione o, per alcuni modelli di nuova generazione, non esistono compatibili e sei costretti ad acquistare lo stesso modello. 

Copia del telecomando per cancelli

Vuoi duplicare il tuo telecomando a codice fisso? In questo caso è davvero molto semplice e sarà subito funzionante dopo la copia, senza ulteriori passaggi.

Se il tuo telecomando ha una fila di microinterruttori all’interno, i cosiddetti dip-switch, e ne hai acquistato uno dello stesso tipo non devi far altro che riprodurre la stessa sequenza ON-OFF dei microinterruttori anche sul nuovo telecomando e sei pronto ad utilizzarlo. Fai attenzione se sono presenti anche dei gruppi di dip-switch più piccoli, da 2 o 4, anche questi devono essere nella stessa posizione di quello funzionante.

Se invece non ci sono queste piccole levette sulla scheda, ma sai che trasmette a codice fisso segui le istruzioni del nuovo telecomando. In alcuni casi si mette in apprendimento il nuovo tramite una sequenza sui tasti, poi si avvicina il vecchio e si preme il tasto da copiare. In altri bisogna prima fare una procedura di reset sempre su quello nuovo, poi metterlo a contatto con quello funzionante e tenere premuti i due tasti che devono essere accoppiati.

La procedura esatta deve essere fornita con il nuovo trasmettitore. Sul nostro sito sono pubblicate le istruzioni di tutti i telecomandi che vendiamo ma anche di alcuni vecchi modelli fuori produzione, in modo che siano sempre disponibili ai clienti in caso di necessità.

Una cosa importante da prendere in esame, e che vale per quasi tutti i modelli in autoapprendimento, ossia quelli che clonano il codice di un trasmettitore funzionante: se la copia non va a buon fine non pensare subito a un difetto del nuovo telecomando, nel 99% dei casi non è così. Ovviamente i due prodotti devono essere compatibili, stabilito questo fai molta attenzione alla procedura, alla posizione migliore da tenere durante la copia e assicurati di avere una pila nuova nel telecomando da copiare.

La prima obiezione del cliente quando spieghiamo queste cose è: ha aperto il cancello quindi funziona! Vero, funziona, ma come? Facciamo un esempio pratico. Il ricevitore del cancello è progettato per rilevare il segnale a decine di metri, da nuovo magari apriva da 50 metri, ora che il tuo telecomando ha la pila un po’ scarica o ha qualche altro problema devi arrivare a 30, quasi la metà. Questo non ha grossi effetti sull’uso quotidiano, magari nemmeno te ne sei accorto, perché per come è posizionato il tuo cancello o la porta sei costretto ad attivarlo da pochi metri. Considera che la copia tra telecomandi si fa a contatto, già da 10 cm. Il segnale non viene più percepito, come fa il nuovo telecomando a rilevare il segnale se quello funzionante trasmette a metà della sua potenza? La batteria è la prima cosa e la più facile da controllare, ma le cause potrebbero essere altre. Sui trasmettitori di vecchia generazione ci sono componenti che, in caso di urto o caduta accidentale, possono andare fuori taratura e ridurre la portata, in linea di massima valuta questo, se con il tuo telecomando devi avvicinarti molto al cancello per poterlo aprire, probabilmente non riuscirai a fare la copia. Se puoi farti prestare un telecomando che funzioni bene nessun problema, altrimenti rivolgiti ad uno specialista prima di fare l’acquisto. 

Duplicare un telecomando rolling code

Hai scoperto di avere un telecomando rolling code e non sai come duplicarlo? In questo caso la procedura è un po’ più complicata, ma non temere, cercheremo di darti tutte le informazioni necessarie.

In realtà un telecomando Rolling code non può essere duplicato, i termini “clonare” o “copiare” non sono appropriati. È importante sapere che i sistemi a codice variabile sono stati creati per dare maggiore sicurezza, per questo motivo ogni nuovo trasmettitore radio deve essere autorizzato e memorizzato sulla centralina. Anche in questo caso abbiamo semplificato i termini, spesso centralina di comando e ricevitore radio sono un tutt’uno, in altri casi il ricevitore è fissato sulla centralina o montato a parte e collegato ad essa, ma il ragionamento non cambia. 

Però mio cugino mi ha detto che si può clonare un telecomando Rolling code perchè lui l’ha fatto!

Beh, in questo caso il cugino non mente ed è convinto di averlo clonato, ma ha fatto qualcosa di diverso. Come dicevamo è la centralina che memorizza il telecomando, ma questo non significa di doverla aprire o fare chissà quale operazione complicata; quasi tutte le aziende hanno creato delle procedure semplificate per memorizzare il nuovo telecomando vicino al ricevitore, ma senza agire su di esso. Un esempio che vale per alcune marche: si tengono premuti due tasti del telecomando funzionante per 5 secondi, poi si preme il tasto del nuovo da memorizzare, il tutto stando vicini all’automazione. Facendo l’operazione tra i due trasmettitori, vecchio e nuovo, in effetti si può pensare di aver trasmesso qualcosa da uno all’altro, in realtà il telecomando già memorizzato, in quanto abilitato dalla centralina, con la prima operazione mette in apprendimento il ricevitore, aprendo così la porta (memoria) al nuovo che verrà registrato, quindi abilitato ad aprire. 

Ricapitolando i telecomandi rolling code si possono memorizzare (o continuate a dire “duplicare” se preferite), nella maggior parte dei casi si può fare senza intervenire sulla centralina e senza bisogno di un tecnico, basta seguire i passaggi indicati nelle istruzioni. Per i telecomandi originali uguali a quello funzionante farai una sola operazione nelle vicinanze del cancello, se scegli invece un telecomando universale Rolling code ne dovrai fare due, prima la copia da quello funzionante al nuovo e poi la procedura vicino all’automazione.

Con alcune eccezioni, i telecomandi FAAC serie SLH e Genius hanno un sistema particolare e brevettato per cui non servirà la seconda operazione, la copia può essere fatta anche in un negozio e, una volta a casa, il telecomando sarà già pronto all’uso. 

Per poche marche e modelli invece è necessario intervenire direttamente sul ricevitore radio.

Purtroppo non possiamo darti una procedura che vada bene per tutti, né per quanto riguarda gli originali, né per gli universali, ogni azienda sceglie la propria modalità. Sul nostro sito puoi trovare molte istruzioni dei telecomandi Rolling code, suddivise per marca e modello. Se vuoi sapere qual è il modello giusto per sostituire il tuo, se cerchi un’alternativa all’originale, oppure ti stai chiedendo quale procedura devi fare una volta ricevuto il telecomando o se il tuo è uno di quei modelli per cui è necessario l’intervento in centralina, insomma per chiarire ogni dubbio chiedete ai nostri esperti: saranno felici di darvi tutte le informazioni necessarie!

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